Il ministro Nordio a Padova per la mostra del Meeting di Rimini su Rosario Livatino
La mostra del Meeting di Rimini “Sub tutela Dei – il giudice Rosario Livatino” allarga sempre più i suoi orizzonti e, come è stata amata appassionatamente dal pubblico del Meeting, così nella sua versione itinerante continua ad essere molto richiesta e sta raggiungendo numerose città italiane, e in particolare anche vari Palazzi di Giustizia.
È avvenuto anche a Padova, dove grazie all’impegno di Associazione culturale Rosmini, Libera Associazione Forense, Centro Studi Rosario Livatino e network “Ditelo sui tetti” la mostra, esposta dal 22 marzo al 4 aprile, è stata arricchita da vari incontri con personalità di primo piano. Di rilievo eccezionale l’incontro del 31 marzo “’Beati’ gli operatori di Giustizia – il Giudice Rosario Livatino”, a Palazzo di Giustizia, alla quale ha presenziato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Il ministro Carlo Nordio ha ricordato che il rischio corso da Rosario Livatino era comune in quegli anni a tutti i servitori dello stato, eppure in lui con qualcosa in più. «Non si trattava solo, come avviene nell’ambito laico», ha affermato, «di un dover essere che fa parte della coscienza, Livatino si poneva su un piano superiore, non solo di chi accetta il suo destino di servitore dello stato. Lui ha anche perdonato i suoi nemici». «Personalmente non credo che sarei riuscito a fare altrettanto», ha confessato il ministro, che poi ha paragonato la figura di Livatino a quella biblica di Giobbe, l’uomo che subisce le peggiori disgrazie con pazienza e rassegnazione in nome del suo rapporto con Dio. «Dov’è la giustizia divina nell’omicidio di un uomo umanamente sano come Rosario Livatino?» si chiede Nordio. «Forse il giudice siciliano non si poneva neppure questa domanda, ma l’Antico Testamento è percorso da questa domanda di giustizia». E qui appunto la figura di Giobbe è emblematica, così come a livello ancora più drammatico lo sono le parole di Qoelet, il testo biblico in cui il male pare essere l’ultima parola sulla storia, dove il giusto è punito e l’ingiusto è premiato.
(Continua)