Non si costruisce costruendo un nemico ma condividendo esperienze in un dialogo aperto
Duemila partecipanti, il 9 e 10 marzo, in un salone come quello del MiCo, il Palacongressi della Fiera di Milano. decine di seminari e di incontri tematici a 360 gradi sui tanti settori dell’imprenditoria italiana insieme al mondo del welfare e delle opere sociali. Questi sono stati gli ingredienti di Cdo Sharing 2017.
Cdo Sharing si è confermato come uno spazio innovativo per uno scambio di conoscenze e di esperienze imprenditoriali e professionali, con una proposta articolata di approfondimenti tematici e occasioni di networking.
Nell’ambito della due giorni si è svolta anche l’Assemblea Generale Cdo, dal titolo “Riscoprire un compito“, l’occasione per fare il punto sulle priorità dell’impegno associativo e per condividere nuove testimonianze eccellenti dal mondo dell’impresa, della cultura, del non profit e dell’educazione.
«Può partire solo da qui, da un incontro, dal dialogo, dalla relazione e dalla condivisione lo sviluppo di una socialità autentica e di una economia al servizio di tutti», secondo Bernhard Scholz, presidente Cdo, durante l’Assemblea Generale Cdo.
Più che l’inizio della crisi, il 2008 ha segnato un cambiamento d’epoca, cui serve rispondere con una mentalità nuova, ha detto ancora Scholz: «Vediamo che a prevalere è sempre una risposta “reattiva”. Invece, le paure e le incertezze chiedono il passaggio dalla reazione alla relazione: è la relazione con gli altri che permette di riscoprire se stessi come protagonisti, vedere la realtà nel suo immenso potenziale e realizzare ciò che è possibile cambiando ciò che è necessario di cambiare.
Sono le relazioni – pur nella grande diversità delle forme che possono assumere – che ci sostengono e non ci sostituiscono nella nostra libertà e nella nostra responsabilità personale. Sono le relazioni reali, curiose, interessanti a farci uscire dal rischio di diventare monadi sempre più disperate e impaurite e di riscoprirci come soggetti liberi, capaci di contribuire ad una socialità più creativa e più solidale. Così acquisteremo anche maggior familiarità con un fatto tanto semplice quanto sorprendente: la qualità delle nostre decisioni dipende dalla qualità delle nostre relazioni, a livello lavorativo, sociale e politico.
Non si costruisce costruendo un nemico, si costruisce condividendo conoscenze, esperienze, e tentativi in un dialogo aperto, capace di valorizzare il bene che ognuno può portare».