Con la guerra in Ucraina, migliaia di cittadini sprofondati in un’improvvisa condizione di povertà. Manca il cibo e dilaga la fame. Progetto Arca ha realizzato in questi giorni un intervento significativo in due città ucraine
In collaborazione con il Comune di Milano Fondazione Progetto Arca ha aperto i centri di via Stella e via Sammartini che sono stati adeguati all’ospitalità di donne e bambini e che sono strutturati per una prima accoglienza residenziale emergenziale e temporanea
Banco Farmaceutico ha affidato alla Croce Rossa Italiana un grosso carico (16 bancali) di farmaci e presidi medici donati da alcune aziende farmaceutiche affinché li trasporti in Ucraina
Dall’inizio del conflitto ucraino Banco Alimentare registra un aumento considerevole di richieste di sostegno a causa dell’arrivo dei profughi dall’estero e delle conseguenze sociali ed economiche che la guerra sta iniziando a provocare anche nel nostro Paese
Il Tavolo Nazionale dell’Affido, che conta tra i suoi membri Famiglie per l’Accoglienza e l’Associazione Cometa, ha pubblicato la nota che segue riguardante l’accoglienza dei più piccoli provenienti dall’Ucraina in questo momento di emergenza in cui occorre vengano salvaguardati i loro diritti.
Giorno per giorno, sono raccontate sul sito della Fondazione Progetto Arca gli episodi e le necessità più impellenti incontrati durante questo intervento a Siret al confine rumeno con l’Ucraina
Concerto dell’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori presso il Conservatorio di Milano a sostegno del progetto Emergenza Ucraina #HelpUcraine promosso dalla Fondazione AVSI
Il 7 marzo si è riunita la Conferenza dei presidenti della Federazione europea dei banchi alimentari (FEBA) per raccogliere aggiornamenti dai membri più colpiti dalla crisi in Ucraina e condividere informazioni sull’andamento della campagna #AllToghether4Ukraine
Le prime testimonianze che giungono dall’Ucraina documentano una crisi drammatica: stanno bombardando ovunque, le persone sono disperate, in fuga, si incolonnano con i loro bambini ai confini per cercare sicurezza oltre la frontiera. AVSI lancia un appello urgente per intervenire al più presto con attività di primissima emergenza